Arco di Augusto
Tra il tempio del Divo Cesare e quello dei Castori si trovano i pochissimi resti di un arco, è l’arco di Augusto. Per farsi un’idea di come fosse in origine bisogna andare all’EUR a Roma, al Museo della Civiltà Romana, dove una ricostruzione a grandezza naturale permette di ammirare i suoi pilastri portanti, e soprattutto di vedere le tavole marmoree che lo decoravano, con riportati i Fasti Trionfali e i Fasti Consolari, ovvero la lista completa di tutti i generali che avevano riportato il trionfo, e soprattutto di tutti i consoli che si erano alternati al potere dall’inizio della Repubblica nel 509 a.C. all’epoca del primo imperatore. Essi sono per noi un documento eccezionale (se ne possono osservare i resti ai Musei Capitolini), poiché a Roma erano i consoli a dare il proprio nome agli anni che si susseguivano, quindi i Fasti sono per noi un enorme calendario cittadino lungo quasi cinquecento anni. In realtà si è ipotizzato che essi fossero affissi presso un arco ad esso gemello, l’arco Partico, eretto sempre da Augusto tra il tempio di Cesare e la Basilica Aemilia.